“Aveva notato, Venerio, che la vela usuale ai pescatori del Golfo di Luni era poco maneggevole contro le raffiche improvvise, quelle raffiche a ricciolo così temute nel doppiar delle punte e dei promontori. Suggerì la sostituzione della vela grande con la triangolare e l’albero portato più a prora, per poter meglio reggere la lunga antenna della vela. Era la vela latina, che a tutt’oggi è usata su molti mari, e che forse egli aveva notata al passaggio di qualche nave fenicia o, più probabilmente, aveva scoperto per diretta ispirazione. Volle che ne fosse fabbricato un modello per una piccola imbarcazione; disegnò lui stesso la vela e diede le misure esatte proporzionate con giusto equilibrio fra l’albero e l’antenna; e da solo, nelle dure giornate di scirocco o di aquilone, più volte mostrò a quei marinai come si potesse doppiare con minor sforzo e più sicurezza le punte del Corvo e del Mesco, famose per i loro naufragi. La sua vela fu accettata da tutti e molte vite ed averi furono salvati.”
La leggenda attribuisce l’invenzione della vela latina a San Venerio, monaco anacoreta nato e cresciuto sull’isola Palmaria e poi ritiratosi in eremitaggio sulla vicina isola del Tino.
Ieri 29 agosto giro completo delle isole dell'arcipelago spezzino, Palmaria, Tino e Tinetto partendo dal porticciolo di Le Grazie, nel golfo di la Spezia in compagnia di Jesse Debez in arte Giuseppe Debernardi fondatore del North West Kayak Club e Luigi "Inox" Perotti, scialpinista, biker e runner.
Con Luigi abbiamo acquisito insieme il brevetto 3 stelle della British Canoeing nel mese di maggio di quest'anno, mentre invece Giuseppe è già in prossimità di conquistare la 4^ stella, farà l'esame sull'isola inglese di Jersey nel prossimo mese di gennaio. Lui del resto al mare da del tu, dopo aver attraversato il mediterraneo e l'oceano atlantico, da Imperia, alla Martinica, su una barchetta a vela di 9 metri !
Partiti dal grazioso porticciolo delle Grazie, tra belle barche a vela in legno che hanno fatto luccicare gli occhi a Jesse, siamo sfilati lungo il canale di Portovenere passando sotto la splendida chiesetta abbarbicata sul promontorio e dopo una breve visita alla mitica grotta di Byron, che gli amici non avevano mai avuto occasione di visitare prima, siamo partiti per la circumnavigazione delle tre isole, o meglio, delle due isole, perché il Tinetto in realtà è solo un grande scoglio o un piccolo isolino.
Usciti dal canale di Portovenere il mare si è presentato un po' formato, il che ha reso la navigazione più divertente e "dinamica". Lungo la costa occidentale della Palmaria incontriamo la grotta azzurra, dove, sfidando l'onda frangente e la conseguente risacca, Giuseppe è entrato in retromarcia. Proseguendo siamo passati davanti alla scogliera nella quale furono girate alcune scene del film "I cannoni di Navarone" gran bel film di guerra con mitiche star hollywoodiane di qualche tempo fa: Gregory Peck, Anthony Queen e David Niven. Chi è negli "anta" (ma non troppo) come il sottoscritto se lo ricorderà benissimo.....
Dopo aver girato intorno al Tino e al Tinetto, per l'immancabile foto davanti alla Stella Maris, protettrice di tutti i naviganti, ci siamo fermati per uno spuntino lungo la spiaggia sud della Palmaria, dove un impertinente gabbiano ha pensato bene di usare il kayak di Giuseppe come cesso dal quale poi non velava saperne di scendere e dove un altrettanto impertinente bimbetto ha scagliato un sasso contro il mio bellissimo Scott....inutile dire che....il gabbiano ha rischiato di essere arrostito in loco e il bimbetto di essere affogato...
Il ritorno è stato tranquillo, chiaccherando del più e del meno, di barche, kayak e delle caratteristiche termodinamiche dell'acciaio inox....fino alla birra finale prima di risalire in auto.
Prossimamente con Jesse e Luigi ancora su questi schermi.
Prossimamente con Jesse e Luigi ancora su questi schermi.
Giuseppe nei pressi della grotta di Byron
e...dentro la grotta azzurra
mistica visione....
Luigi sotto il bunker...
il gabbiano cagatore
navigare divertendosi
pertugio tra gli scogli
chi ce l'ha più lungo ?? ...il kayak intendo...
Commenti